Sole a catinelle
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Sole a catinelle | |
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Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2013 |
Durata | 90 |
Colore | colore |
Audio | sonoro |
Rapporto | 1,85 : 1 |
Genere | commedia |
Regia | Gennaro Nunziante |
Soggetto | Gennaro Nunziante e Checco Zalone |
Sceneggiatura | Gennaro Nunziante e Checco Zalone |
Produttore | Pietro Valsecchi |
Casa diproduzione | Taodue |
Distribuzione(Italia) | Medusa Film |
Musiche | Checco Zalone |
Interpreti e personaggi | |
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« Se sarai promosso con tutti dieci, papà ti regala una vacanza da sogno! » |
(La promessa che Checco fa al figlio Nicolò e che poi dovrà mantenere) |
Sole a catinelle è un film del 2013 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone. È il terzo film che ha come protagonista il comico pugliese.
Trama
Checco è un cameriere d'albergo di 36 anni con la passione per l'alta finanza: è sposato con l'operaia Daniela e ha un figlio di 6 anni, Nicolò, molto intelligente e dotato. Proprio nel giorno in cui la consorte viene licenziata a causa della chiusura della fabbrica per cui lavora, Checco si dimette dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e si mette alla ricerca di una occupazione più redditizia: alla fine, viene assunto da un'azienda che produce aspirapolveri, di cui diventa rappresentante.
All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende gli aspirapolveri a tutto il suo enorme parentado: con i soldi delle commissioni, compra a rate oggetti molto lussuosi e conduce una vita da nababbo. A un certo punto però i parenti finiscono, il giovane "rampante" non ha più clientela per il suo aspirapolvere e quindi non riesce a onorare i suoi impegni: pertanto tutte le sue proprietà gli vengono pignorate. Umiliata da questa situazione, la moglie lo caccia di casa.
Successivamente, in una delle conversazioni telefoniche col figlio, Checco fa una promessa difficile da mantere: Se sarai promosso con tutti dieci, papà ti regalerà una vacanza da sogno!. Il genitore azzarda perché è convinto che il rampollo, il quale navigava tra l'8 e il 9, non sarebbe riuscito nell'impresa: invece Nicolò si impegna a fondo e riesce ad ottenere la pagella perfetta. Checco prova a convincere la maestra ad abbassare almeno un voto, ma l'insegnante è inflessibile: pertanto, pur non avendo soldi a disposizione, egli è costretto ad organizzare un viaggio.
Per il suo progetto di vacanza low-cost, Checco decide di andare in Molise a vivere dalla zia Ritella: in questo modo spera di non spendere neanche un euro e di vendere al tempo stesso aspirapolveri alle altre anziane parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra molto tirchia e lo opprime, le vecchie parenti sono o morte o emigrate in Canada e Nicolò non gradisce la noiosa destinazione (nel piccolo paesino in cui si trova egli è l'unico bambino). I due decidono quindi di andarsene.
Mentre sono in macchina, incontrano casualmente sul ciglio della strada un bambino: si chiama Lorenzo e soffre di mutismo selettivo, ma Checco coi suoi modi rustici riesce a farlo parlare. Zoe, la madre del piccolo, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino invita Checco e Nicolò a stare nella sua lussuosissima villa; successivamente, colpita dalla genuina simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi: Zoe infatti è una donna ricca, proprietaria al 33% di un'azienda che vuole comprare proprio la finanziaria che tartassa Checco, la Fido Fly.
Quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoe, Piergiorgio Bollini e Vittorio Marin. Durante un loro meeting informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: i due non gli danno retta ma, poco dopo, si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto un crack. Gelosi dell'ascendente che lo sgrammaticato parvenu ha nei confronti di Zoe, i due cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo al golf e ammettendolo nella Massoneria.
Vittorio e Checco appaiono insieme in televisione, discutendo amenamente se siano migliori gli spumanti secchi o quelli con le bollicine: Vittorio però è il datore di lavoro che ha licenziato Daniela la quale, furiosa per la nuova frequentazione del marito, gli fa credere per ripicca di avere un'amante. Checco allora viene preso da un momento di sconforto, abbandona la villa di Zoe e torna a casa per lasciare il figlio dalla madre, evocando alla sua maniera i bei momenti passati con lei; nel frattempo si vede Surace, il capo di Checco, licenziarlo perché da quando è partito non ha chiuso nemmeno un contratto.
Due mesi dopo Zoe riapre la fabbrica di Daniela e Checco, vestito da sindacalista comunista, presenzia all'inaugurazione; nel suo discorso il protagonista descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme: la donna accetta e la famiglia Zalone si ristabilisce. Divenuto ormai un manager di successo, che si permette di alzare la voce agli investitori cinesi che vogliono comprare la sua fabbrica, Checco scopre che Ritella ha avuto un infarto dopo aver visto l'ultima bolletta ed è tenuta in vita da un macchinario elettrico: di fronte alle insistenze dell'avarissima zia, stacca la spina e commette un'eutanazia.
Location
Le riprese sono state effettuate a Quinto Vicentino presso la società FORALL, Venezia, Padova, Monselice[1], Santa Margherita Ligure, Portofino, in Molise[2] a Petrella Tifernina[3], Sepino,Casacalenda[4], Limosano, Provvidenti e in Toscana.[5]
Distribuzione
Accoglienza
Soltanto nei primi quattro giorni di programmazione il film (distribuito in 1250 copie) ha incassato più di 18.600.000 € con più di 2.700.000 biglietti venduti, risultando il miglior incasso cinematografico in Italia del 2013.In sette giorni incassa 23.000.000.
Note
- ^ Zalone a Monselice con il set di “Sole a catinelle”
- ^ Il 31 ottobre il debutto nelle sale del film di Zalone made in Molise
- ^ Petrella Tifernina nel set del film di Checco Zalone
- ^ Casacalenda nel set di Sole a Catinelle
- ^ a b "Sole a catinelle", riprese finite per Zalone, 12 agosto 2013. URL consultato il 19 settembre 2013.
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