giovedì 19 dicembre 2013

EVASO SERIAL KILLER


ITALIA

Evaso

Caccia al serial killer

Bartolomeo Gagliano era in permesso premio ma non è rientrato in carcere. È in fuga con una Panda verde. Armato, è considerato infermo di mente. Dal carcere: lo credevamo un rapinatore. Cancellieri: fatto gravissimo

GenovaÈ caccia all'uomo per Bartolomeo Gagliano, l’uomo accusato di tre omicidi che non è rientrato nel penitenziario di Genova dopo un permesso premio. La polizia è sulle tracce dell'uomo, ritenuto molto pericolosolo. Il direttore del carcere di Marassi ha commentato: "Non sapevamo di quei precedenti penali. Per noi era un rapinatore - ha detto Salvatore Mazzeo - abbiamo valutato Gagliano in base al fascicolo di reato per cui era detenuto, che risale al 2006 e lo indica come rapinatore".

La fuga
Gagliano è uscito in permesso dal carcere domenica scorsa. Il fratello, come l'ultima volta, è andato a prenderlo. Lunedì mattina a mezzogiorno si è presentato al dipartimento di salute mentale di Savona come programmato per una seduta terapeutica, ma ieri mattina non è rientrato in carcere e si è dato alla fuga. Martedì mattina Gagliano ha sequestrato un panettiere a cui ha intimato, minacciandolo con la pistola, di farsi accompagnare da Savona a Genova. Una volta giunto nel capoluogo ligure, però, ha fatto scendere dall'auto il proprietario e si è dileguato.

"Mi ha raccontato la sua vita, mi ha detto che doveva rientrare in carcere e che dovevo accompagnarlo a Genova - ha riferito il paniettiere - Una volta a Genova mi ha detto che aveva cambiato idea e che aveva fatto troppo carcere. Così mi ha fatto andare via, dicendomi anche che non dovevo chiamare la polizia subito, così avrebbe avuto il tempo di fuggire". L'uomo ha invece chiamato subito le forze dell’ordine ma le ricerche finora sono state vane. La caccia all'uomo continua.

Il "killer di San Valentino"
Gagliano è soprannominato il killer di San Valentino. Il suo primo delitto, infatti, risale al 14 febbraio del 1981 (il giorno degli innamorati) quando uccise a Savona, sfondandole il cranio con una pietra, Paolina Fedi, di 29 anni, prostituta. Venne condannato a otto anni di manicomio criminale a Montelupo Fiorentino da dove evase nel 1989, assassinando poco dopo a colpi di pistola un transessuale uruguayano e un travestito e poi ferendo gravemente una prostituta. Azioni condotte assieme a un complice, Francesco Sedda. Gagliano aggiungeva la "firma" a ogni omicidio: un colpo di pistola in bocca.

Nell'aprile del 1990, a Firenze, Bartolomeo Gagliano fu accusato di aver sparato alla fidanzata e poi esser fuggito. La ragazza, che aveva 23 anni, venne trovata dalla polizia nel suo appartamento, distesa nuda sul letto, con un foro di proiettile nel mento ed un paio di slip sulla gola a tamponare l'emorragia. Dopo un giorno e due notti passati a girovagare per la città e a telefonare alla polizia e agli ospedali, Gagliano si presentò spontaneamente ai medici dell'ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, da cui era evaso un mese prima. Le ricerche dell'uomo erano iniziate poco dopo lo sparo alla ragazza: fu lo stesso Gagliano ad avvertire il 113.

I reati 
Non è la prima volta che Gagliano tenta la fuga. In passato era evaso da ospedali psichiatrici e oltre agli omicidi la sua fedina penale riporta ogni tipo di reato: rapine, detenzione di armi, possesso di sostanze stupefacenti, aggressioni, estorsioni. Era stato giudicato totalmente infermo di mente.

Le condanne
Risalgono agli anni '80 le condanne per omicidio di Bartolomeo Gagliano. L'uomo le aveva scontate, in parte in ospedale psichiatrico giudiziario. Nel dicembre 2005 era stato condannato per rapina, era stato scarcerato nell'agosto 2006 per effetto dell'indulto e una settimana dopo era tornato in carcere per estorsione, accusa per cui era tuttora detenuto. Sarebbe dovuto uscire per fine pena nell'aprile 2015.

Cancellieri: episodio gravissimo
"Si tratta di un episodio gravissimo che richiede un accertamento molto rigoroso. Inutile negare che questo rischia di essere un duro colpo a quanto stiamo facendo per rendere il carcere un luogo più civile e in grado di assolvere alla propria funzione rieducativa", ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. "Faremo chiarezza - assicura il ministro - ed individueremo eventuali responsabilità. Fatti di questo genere non possono e non devono accadere".

Il direttore del carcere: ci ha stupiti
"Non ce lo aspettavamo, negli ultimi tempi il suo atteggiamento era molto migliorato, questa è una decisione che ci ha stupiti" commenta Salvatore Mazzeo, direttore del carcere genovese di Marassi. Per Gagliano era il terzo permesso premio e lo aveva ottenuto per motivi familiari: doveva andare a trovare la madre a Savona. Gagliano deve scontare un fine pena residuo di un anno per rapine varie. Negli ultimi tre anni, spiegano fonti penitenziarie, aveva tenuto una condotta esemplare tanto che la direzione del carcere di Marassi aveva pensato di inserirlo in uno dei progetti lavorativi.

Le indagini
La Procura ha aperto un fascicolo La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per sequestro di persona, rapina, porto abusivo di arma da fuoco e evasione in merito alla fuga di Bartolomeo Gagliano. Del caso si occupa il gruppo criminalità organizzata diretto dal procuratore aggiunto Vincenzo Scolastico. Il fascicolo è stato affidato al pubblico ministero Alberto Landolfi, che già in passato aveva arrestato lo stesso Gagliano. Il criminale risulta essere in possesso di una pistola con la quale ha rubato la Fiat Panda.