giovedì 5 dicembre 2013

KATE MOSS CONIGLIETTA DI PLAYBOY


KATE MOSS: LA LUNGA NOTTE DELLA SEXY CONIGLIETTA DI PLAYBOY (FOTO)

Finalmente svelate la copertina e alcune immagini che ritraggono la sensualissima Kate Moss come covergirl del numero speciale di Playboy.
Ad onorare il 60esimo anniversario nel numero speciale di gennaio/febbraio 2014 in uscita il 6 dicembre, non è la classica giovane playmate ultra curvy, ma la carismatica e imperfetta top model Kate Moss, che a gennaio compirà 40 anni!
Il geniale duo di fotografi fashion Mert Alas & Marcus Piggott ha ritratto Kate con la “tradizionale” divisa da coniglietta per una cover story di 18 pagine, che riesce a legare mito, sensualità ed eleganza in un quadro perfettamente… h o t !
Entusiasti del lavoro svolto, anche su instagram sono apparse immagini di backstage come questa:
Kate ha celebrato come coniglietta per un giorno intero lo scorso 2 dicembre: nel tardo pomeriggio ha presenziato in pellicciotto black&white e abitino sfavillante al book signing presso la boutique Bookmarc di Marc Jacobs nel quartiere di Mayfair, Londra.
Poi, si è cambiata per partecipare ai prestigiosi British Fashion Awards 2013 al London Coliseum: abito stile gladiatore e cappottino di visone color vaniglia.
In compagnia di Rita Ora e altre super celebrities come Donatella Versace e Miuccia Prada, Kate ha assistito alle premiazioni – compresa quella di Harry Styles - e ha ricevuto il Special Recognition Award per i suoi 25 anni di carriera!
Terminata la cerimonia, tutti al The Playboy Club dove Marc Jacobs ha organizzato la super festa per l’anniversario della sexy rivista con l’amica Kate come ospite d’onore.
Sfolgorante in lungo abito di raso stile lingerie, Kate è arrivata accompagnata da niente meno che dal mitico ‘Sex Bomb‘ Tom Jones…!

UN PICASSO DA UN MILIONE DI DOLLARI


Un Picasso da un milione di dollari
in premio con una lotteria online

Cinquantamila biglietti da 100 euro in vendita. L’asta il 18 dicembre per finanziare la rinascita della città libanese di Tiro

L’homme au Gibus di PicassoL’homme au Gibus di PicassoCento euro per un quadro di Picasso da un milione di dollari. È il premio di una lotteria online, la cui estrazione verrà effettuata dalla casa d’aste Sotheby’s a Parigi il 18 dicembre. I biglietti in palio, dal costo di 100 euro o 136 dollari, sono 50mila e il ricavato servirà a costruire un villaggio di artigiani e un centro culturale per rilanciare Tiro, in Libano fra i siti del patrimonio mondiale dell’Unesco.
LA TELA - La tela in palio è «L’homme au gibus» («L’uomo con il cappello a cilindro»), del 1914. Del valore stimato di un milione di dollari, il disegno cubista è stato donato da una persona anonima a una galleria di New York, che a sua volta l’ha offerto all’Associazione internazionale per la salvaguardia di Tiro (Aist).
Quadro di Picasso in premio a una lotteria online
  • Quadro di Picasso in premio a una lotteria online   
  • Quadro di Picasso in premio a una lotteria online   
TIRO - L’idea della lotteria è del giornalista franco-libanese Peri Cochin, incaricato di trovare un progetto per finanziare l’Associazione internazionale per salvare Tiro. Fondata 4700 anni fa dai fenici, la città è sempre stata un punto d’incontro di religioni e culture, ma è stata anche vittima d’invasioni e attacchi. Prima vi furono gli assalti di egiziani, babilonesi, Alessandro il Grande e i Crociati. Più recentemente, la città è stata gravemente danneggiata dalla guerra civile libanese (1975-1990) e dalle operazioni israeliane contro i campi profughi palestinesi e la milizia sciita Hezbollah. E ora, come altre località libanesi, sopporta il peso degli oltre 800mila profughi giunti dalla Siria.

C'è ACQUA NELL'ATMOSFERA


C’è acqua nell’atmosfera
di cinque pianeti extrasolari

Si tratta di corpi della grandezza di Giove, con temperature elevate e vicini alla propria stella


Un’ipotetico pianeta extrasolare con presenza di acquaUn’ipotetico pianeta extrasolare con presenza di acquaL’acqua, prezioso liquido legato alla vita, è stata scoperta su altri cinque pianeti extrasolari. Naturalmente non in superficie, che sarebbe un passo avanti gigantesco, ma nell’atmosfera come era accaduto con qualche altro pianeta negli ultimi anni. Ma in questo caso il risultato è stato significativamente diverso. Intanto a compiere l’osservazione sono stati due gruppi del Goddard Space Flight Center della Nasa e dell’Università del Maryland utilizzando la camera a grande campo WFC-3 dello Space Telescope Hubble il quale, nonostante la veneranda età, continua a rivelarsi uno strumento eccezionale.
MISURAZIONI PRECISE - La differenza con le precedenti osservazioni sta nel fatto che per la prima volta sono state raccolte misure precise rilevando i profili e le densità della molecola nella coltre gassosa con circonda il quintetto celeste (Wasp-17, HD209458b, Wasp-12b, Wasp-19b e XO-1b). Inoltre i dati raccolti così in dettaglio valutando l’attenuazione della luce della stella madre al passaggio del compagno, consentono di effettuare comparazioni utili circa la presenza dell’acqua su diversi tipi di pianeti attorno ad astri differenti nelle caratteristiche.
VELO DI POLVERE - C’è anche un piccolo mistero o, per lo meno, un elemento che rende più difficile la costruzione degli identikit dei cinque corpi, vale a dire il fatto che appaiono avvolti da un sottile velo di polveri capace di attenuare i segnali dell’acqua. A parte questo dettaglio tutti sono di grossa taglia come il nostro gigante Giove e vicini alla stella, per cui la loro temperatura è estremamente elevata impedendo forme di vita come potremmo pensarle secondo le conoscenze attuali. Ma interessanti sono le conclusioni a cui giungono gli autori dellericerche pubblicate sulla rivista Astrophysical Journal, affermando che proprio le nuove informazioni raccolte consentono di capire meglio la natura dei pianeti extrasolari, la quale prevede una presenza dell’acqua in modo più consistente di quanto finora si ritenesse. E questo è un dato che rafforza ulteriormente la potenziale esistenza della vita al di fuori del sistema solare.

INPS CROLLA IL POTERE D'ACQUISTO


Inps: crolla il potere d'acquisto
Per le famiglie giù del 9% in 4 anni

Il bilancio sociale dell'istituto previdenziale calcola una caduta del 4,9% solo nell'arco degli ultimi dodici mesi. Il reddito disponibile ha perso in media l'1,8% all'anno nel periodo della crisi, cioè dal 2008 in poi.

 - Il potere d'acquisto delle famiglie è crollato del 9,4% tra il 2008 e il 2012. Lo si legge nel bilancio sociale Inps, secondo il quale, solo tra il 2011 e il 2012, il calo è stato del 4,9%. Nel complesso nei quattro anni considerati il reddito disponibile delle famiglie ha perso in media l'1,8% (-2% tra il 2011 e il 2012).
Inps: crolla il potere d'acquisto
Per le famiglie giù del 9% in 4 anni
Pensionati, quasi uno su due sotto i mille euro - E molto bassa risulta, secondo i dati Inps, anche la disponibilità finanziaria dei pensionati: quasi la metà di loro (il 45,2%) ha un reddito inferiore ai mille euro al mese secondo il bilancio 2012 dell'istituto di previdenza. A rimanere sotto la soglia sono 7,2 milioni di persone, tra le quali 2,26 milioni (il 14,3% del totale) non arrivano a 500 euro. Possono invece contare su oltre 3mila euro al mese poco più di 650mila pensionati.

Resta forte lo squilibrio legato al sesso, dal momento che il 55,3% delle pensionate può contare su meno di mille euro al mese a fronte del 33,6% degli uomini. Nella classe di importo più bassa (fino a 500 euro) ci sono il 17,4% delle donne (1,479 milioni di persone) e appena il 10,7% degli uomini (786mila). Nelle classi di reddito da pensione pari o superiore ai 1.500 euro invece ci sono il 20% delle donne contro il 41% degli uomini.

Guardando invece la mappa geografica della distribuzione dei redditi da pensione, il 48% del totale (7,7 milioni) è al Nord con un reddito pensionistico medio di 1.337 euro al mese. Nel Mezzogiorno risiede il 32% dei pensionati (5 milioni di persone) e la media arriva a 1.105 euro mentre nel Centro c'è il 20% dei pensionati (3,2 milioni) che arrivano in media a 1.362 euro.

Pensionati, i pubblici più ricchi dei privati - Un altro divario nel reddito da pensione è tra i pensionati pubblici e quelli privai: i primi nel 2012 arrivavano in media a 1.948 euro al mese, oltre 700 euro in più rispetto ai 1.223 euro guadagnati da coloro che hanno lavorato come dipendenti nel settore privato. I dati sono sempre quelli del bilancio sociale Inps e si riferisce a chi beneficia di un solo trattamento pensionistico. La differenza dipende anche dal numero di anni lavorati e si allarga tra le donne, con 826 euro medi di pensione a quelle del fondo lavoratori dipendenti e 1.613 per quelle del settore pubblico. Per artigiani e commercianti il reddito da pensione rimane in media sotto i mille euro.

Inps: spesa ammortizzatori a +19% - Nel 2012 la spesa per gli ammortizzatori sociali è cresciuta del 19% rispetto al 2011, superando i 22,7 miliardi. L'Istituto sottolinea che la spesa principale è quella per la disoccupazione con 13,8 miliardi (+18,2%), oltre due miliardi in più rispetto agli 11,684 spesi nel 2011.

A utilizzare questi soldi sono state oltre quattro milioni di persone. Circa 1,6 milioni hanno usufruito di cig e mobilità, contro gli 1.250.000 lavoratori del 2011 (+28,5%) con una permanenza media pro capite in cassa di di due mesi e due giorni lavorativi. Nel complesso hanno ricevuto il sussidio di disoccupazione (ordinaria, agricola e trattamenti a requisiti ridotti) 2,5 milioni di persone a fronte dei 2,26 dell'anno precedente.

L'Inps sottolinea poi che i 22,7 miliardi (3,6 in più nel confronto sul 2011) si sono suddivisi in 12,6 di prestazioni e 10,1 di contributi figurativi. La parte principale ha riguardato la disoccupazione (13,8 con un +18,2%), mentre per la cassa integrazione sono stati spesi 6,138 miliardi (con una crescita di oltre un miliaro, pari al 21,8%) e 2,824 per la mobilità (+17,3%).

Il peso maggiore degli ammortizzatori è a carico dello Stato con 14,237 miliardi a fronte degli 8,536 miliardi di contributi da imprese e lavoratori. Il finanziamento della cassa integrazione viene coperto dallo Stato per il 37,8%, quello della disoccupazione per il 70,1% e quello per la mobilità per il 79%.

Dipendenti pubblici, 130mila in meno - E ancora, nel 2012 c'è stata una vera e propria emorragia di dipendenti pubblici, molto diminuiti a causa del blocco del turnover e dei pensionamenti. Nel 2012 le entrate contributive dell'ex Inpdap sono scese di 4,78 miliardi (-8,2%). I contribuenti del fondo pubblici statali sono diminuiti di 107.012 unità (da 1.780.000 a 1.672.988 con un -6%) mentre quelli del fondo pubblici enti locali sono scesi di 25.070 unità (da 1.305.542 a 1.280.472 e un -1,9%). Cresce invece di 1.870 unità il fondo pubblici sanitari e il fondo pubblici ufficiali giudiziari (+721).

Le entrate contributive dell'ex Inpdap, dice ancora il bilancio sociale Inps, si sono ridotte di 4.781 milioni di euro, dato legato al blocco del turn-over nel pubblico impiego e al rallentamento della dinamica retributiva del settore.

Nel 2012 quasi tutte le categorie di lavoratori mostrano una diminuzione. I lavoratori dipendenti del settore privato si riducono di 48.888 unità (-0,4%); i lavoratori pubblici di 129.515 unità (-4%); i lavoratori autonomi di 13.817 unità (-0,3%) e i parasubordinati di 22.167 unità (-2%).

Il blocco del turnover ha accentuato nel pubblico la tendenza che c'è anche nel privato di diminuzione dei dipendenti con meno di 30 anni (-20,1% nel pubblico, -8,7% nel privato) e di progressivo invecchiamento dei lavoratori. Le variazioni per classe d'età, infatti, sono negativi fino ai 50 anni con una riduzione media del 9,3%. Si rilevano invece incrementi dell'1,4% per i dipendenti tra i 50 e i 60 anni e del 5,9% per quelli oltre i 60 anni.